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Affacciato sul golfo di Castellammare sorge l'antico borgo di Scopello. Questa zona anticamente boschiva, popolata da selvaggina, cervi e cinghiali, era stata scelta da Ferdinando III Re di Borbone, re delle due Sicilie, per le sue battute di caccia, elevandola al rango di Riserva reale. Il baglio secentesco racchiude una grande area con attorno caseggiati e magazzini che accoglievano i prodotti della terra. Chi cinque secoli fa scelse questo piccolo borgo, non rimase indifferente alla vasta campagna circostante tipicamente siciliana, il mare visibile per almeno cinque miglia dalla costa, ma primariamente i faraglioni, un miracolo della natura. Il manufatto più imponente della zona è l'antichissima tonnara. Una serie di costruzioni una di fianco all'altra, come calate dal cielo e collocate nei pochi spazi liberi dalla roccia forma questo borgo autosufficiente per la più ricca pesca di tonni, conosciuta già prima dell'avvento dei romani in Sicilia, adesso residenza estiva, ma fino a pochissimi anni fa popolata già a fine marzo da soli uomini con ruoli gerarchici definiti ed inviolabili. Figura quasi mitologica il rais, capo assoluto della tonnara e unico responsabile della campagna di pesca dei tonni.