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La maestosità del grande Palazzo, che fu la residenza di uno dei più famosi principi siciliani, Tomasi di Lampedusa, rapisce l'attenzione e l'interesse del visitatore di Santa Margherita di Belìce. Il grande portone di legno è il segno imponente dell'edificio che si eleva su un piano nobile, i cui soffitti austeri oltrepassano i cinque metri. Lo stemma araldico del principe sul portale di pietra arenaria scolpita e affiancato dal simbolo massonico al culmine dell'arco, è la prova della potenza dell'aristocratico, il quale si poteva consentire di ostentare, nella piazza che ospita il Duomo, la sua precisa identità laica. Il grande parco integra e completa la bellezza del complesso abitato da un centinaio di uomini e donne tutte rivolte ad assistere e servire il raggiungibile principe, ora celebrato anche nella letteratura e nella cinematografia. È qui che è stato realizzato il primo museo attorno al Best-Seller "Il Gattopardo". Accanto al Palazzo di Donnafugata sorge la chiesa madre di impianto barocco distrutta e ricostruita dopo il terremoto del 1968 che ospita interessanti reperti pittorici e scenografici, che si ricollegano alla solennità gattopardiana.