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Lasciandosi alle spalle la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro si giunge a San Vito lo Capo, antico borgo di pescatori sviluppatosi intorno al XVI secolo. La leggenda narra che il compito di fondare il paese venne affidato a Santa Crescenzia ed a San Vito i quali, però, dovevano tenere fede ad un patto: non girarsi mai indietro durante il percorso. Santa Crescenzia, giunta presso il luogo dove oggi sorge una cappelletta a lei dedicata, si volse e rimase pietrificata; San Vito, invece, portò al termine la missione che gli era stata affidata. La deliziosa ed arabegiante cappelletta oggi è meta di pellegrinaggio delle persone 'pigghiati 'i scantu' (cioè che hanno subito un accidentale spavento) che, come vuole la tradizione, dando le spalle alla cappella, devono lanciare una pietra ed andar via senza voltarsi. Il paese che sorge sul promontorio di Capo San Vito, custodisce una delle più belle spiagge d'Italia. I bassi fabbricati bianchi come una colomba, il mare profondamente azzurro, la lunga spiaggia dorata, il bellissimo paesaggio circostante fanno di San Vito lo Capo la meta ideale di un turismo in cerca di puro relax. Da pochi anni nella zona viene organizzato un festival per le arrampicate a mani nude sulle pareti rocciose.