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CARATTERISTICHE
- Tour in VAN (max 8 posti)
- Durata: 2 ore
- Località: Saline di Nubia (TP)
- Tema: Archeologia industriale, flora e fauna
COSA FARAI
Passeggiare tra i sentieri di terra e tufo che dividono le vasche, con un amico al fianco che vi accompagna dentro le mille sfaccettature di questa storia antica è una esperienza unica.
Ma le saline non sono soltanto uno splendido esempio di archeologia industriale che resiste al tempo, visto che la raccolta del sale prosegue con metodi che sono cambiati davvero poco nel corso dei secoli. Il lavoro degli uomini ha preservato questo scorcio e la natura ci ha ripagati rendendolo unico. Decine di specie vegetali uniche si sono adattate all'ambiente salmastro, come la Calendula Marittima, un gioiello naturalistico unico, che vive solo tra queste antiche vasche. Lo spettacolo della natura incorniciato dalle sagome degli antichi mulini a vento, dalle vasche che prima della sera si trasformano in specchi che riflettono il tramonto, e dai cumuli di sale, bianco oro che racconta una parte importante della storia di questo territorio. Qualcosa in più di una passeggiata naturalistica: un percorso tra odori, colori e storie ed il racconto di una terra antica con un amico al tuo fianco pronto ad indicarvi gli scorci più nascosti e suggestivi.
COSA TI ASPETTA
- Partenza con l'auto dalla struttura di appartenenza(*) o da altro punto scelto a piacere.
- Una volta giunti alle Saline di Trapani il percorso avrà inizio dal museo del sale con spiegazione delle attrezzature originali utilizzate dai salinai e le varie figure che la orchestravano.
- L'escursione proseguirà con la passeggiata tra le vasche di produzione con inizio del percorso dalle prime vasche (partendo dal mare) dette "acqui friddi" acque fredde.
- Prima del rientro in struttura ci si potrà fermare presso casa di una famiglia del posto con la possibilità di prendere dell'aglio rosso e del "vino di nanna".
(*) Come da programma, il punto di partenza è Trapani città dalla propria struttura ricettiva. Ma per esigenze diverse si potrà richiedere la partenza anche da: Palermo, San Vito lo Capo, Erice, Valderice, Marsala e comunque da tutta la provincia di Trapani e parte di Palermo.
INFORMAZIONI UTILI
- Escursione da 1 a 8 Pax (il gruppo può essere composto da più persone non conoscenti);
- È possibile chiedere la disponibilità dell'escursione in esclusiva;
- Durata dell'escursione 2 ore circa;
- L'ora di partenza si concorda al momento della prenotazione;
- Si consigliano scarpe con suola in gomma possibilmente da ginnastica;
- Copri capo ed occhiali da sole.
INFO SULLA LOCALITÀ
Le saline della valle trapanese si estendono per ettari ed ancora oggi vi si coltiva il sale con le stesse tecniche di lavorazione usate dai Fenici. Il panorama e l'ambiente non sono mai stati profanati. Mille ettari di natura, di storia, di lavoro e di sale.
Il bianco abbacinante è il contorno naturale di questa terra inondata costantemente dal sole. Sole e sale, un binomio che a Trapani dura da secoli. La prima traccia storica di questo esempio di simbiosi tra uomo e natura la troviamo negli scritti di Muhammad al-Idrisi, storico arabo dell'epoca normanna, all'alba del millennio scorso, ma la coltivazione del sale a Trapani ha radici più antiche.
Le Saline di Trapani e Paceco sono oggi Riserva Naturale Orientata, la più vasta della Sicilia occidentale, e quest'area riveste un particolare interesse ornitologico in quanto costituisce una area di sosta sulla rotta delle migrazioni verso l'Africa. Un vero e proprio paradiso per il birdwatching. Sono state censite 208 differenti specie di uccelli tra cui l'avocetta, eletta a simbolo della Riserva e il fenicottero, che spesso offre spettacoli unici di nuvole rosa che danzano sugli specchi d'acqua, ma anche cicogne, aironi e cormorani. Solenni come monumenti emergono dalle acque i maestosi mulini a vento che sfruttano i venti per alleggerire le fatiche dell'uomo nei travasi e nella molitura del prezioso prodotto naturale. I mulini trapanesi sono anche passati alla storia perché protagonisti del Don Chisciotte della Manchia di Cervantes.